Messina molle e sbadato, le Vespe pungono 4 volte. Ora occhio solo alla salvezza 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 30 Mar, 2024 La desolazione dopo la goleada della capolista (Foto Furrer) Si può perdere, così però non ci piace. E non sarà piaciuto ai tifosi peloritani giunti a Castellammare, al tecnico Modica che nella ripresa lascia nello spogliatoio Emmausso, Plescia e Rosafio. E ai tanti tifosi incollati davanti alla Tv che speravano in un’altra prestazione caparbia dei peloritani. Invece no. Con tutto il rispetto per la capolista Juve Stabia, che ormai è a un passo dalla B, il Messina visto oggi è stato lontano parente di quello ammirato nel girone di ritorno. I giallorossi affondano sotto i colpi delle Vespe. E sogno play off che ora sfuma. Lia infortunato in avvio di partita (Foto Furrer) Sette gol incassati nelle ultime due gare, due soli punti nelle ultime cinque partite. Messina in netta frenata, ora testa e gambe solo per un obiettivo, la salvezza al più presto. I tifosi peloritani a Castellamare di Stabia (Foto Furrer) Il “Romeo Menti” vestito a festa, almeno 7000 spettatori per spingere la capolista Juve Stabia che “vede” la Serie B. Modica lascia in panchina Ragusa, dentro in avvio invece Plescia. Assente lo squalificato Manetta, coppia centrale difensiva inedita, con Dumbravanu e Polito. Prime schermaglie, le Vespe cercano di pungere subito. Plescia evanescente, sostituito nell’intervallo Modica costretto al primo cambio forzato per un infortunio alla spalla di Ortisi. Dentro Salvo. Difesa peloritana in apprensione, primo vero brivido al 15′ con l’uscita disperata di Fumagalli su Romeo. Cinque minuti dopo ancora provvidenziale il portiere peloritano, stavolta su Adorante (ex di turno) innescato da un lancio improvviso su campo aperto. Il Messina non riesce ad uscire dalla pressione campana, tentando qualche alleggerimento. E al 28′ seconda tegola, con l’infortunio per Lia. Modica getta nella mischia Zona. La Juve Stabia insiste, altro pericolo sventato da Fumagalli, stavolta su Mosti. Ma al 35′ arriva il meritato vantaggio della capolista. È Romeo a inzuccare nell’area piccola su uno spiovente calibrato. Ma il peggio deve ancora arrivare, perché dopo appena quattro minuti arriva il raddoppio della Juve Stabia con Candellone che capitalizza una disattenzione difensiva dei peloritani. Il gol realizzato da Luciani (Foto Furrer) Messina in confusione, sovrastato nei duelli a centrocampo, incapace di ripartire. Unico lampo, se vogliamo chiamarlo così, un calcio di punizione telefonato di Emmausso. Troppo poco, peloritani irriconoscibili. E sui titoli di coda del primo tempo arriva il tris della Juve Stabia con Adorante, lesto a sfruttare l’assist al bacio di Mosti. Partita praticamente chiusa e tifosi campani in visibilio. Modica nell’intervallo lascia nello spogliatoio Plescia, Emmausso e Rosafio. In pratica tre dei più grandi “assenti” del primo tempo. Dentro Luciani, Ragusa e Giunta. Ma la scossa in campo non arriva, anzi arriva subito il poker della Juve Stabia con l’ex Adorante che stavolta non esulta. Una disfatta. E non basta il gol di Luciani al 56′ a rendere meno amara questa sconfitta, perché è stato l’impatto sbagliato con il match che non è piaciuto, al netto dei due infortuni in avvio di Ortisi e Lia. Ragusa sotto la curva dei tifosi messinesi (Foto Furrer) Per la cronaca, i campani sfiorano il quinto gol con Candellone, ma il Messina replica con una bordata di Scafetta disinnescata dal portiere stabiese. Poi Fumagalli salva su Adorante e si arrabbia con qualche compagno per un pomeriggio da dimenticare in fretta. Perché ora bisogna pensare solo a salvarsi. E in fretta, senza sporcare questo finale di stagione. Pianeta Messina Share