Aggiungi un posto a tavola, per il bene del Messina. Chi non vuole si alzi

In questi giorni così convulsi, con i tifosi in ansia e poche notizie ufficiali su cosa sta succedendo, proviamo a mettere qualche tassello in ordine per evitare crisi di panico o ricostruzioni azzardate. La situazione, sia chiaro, è delicata ma rimediabile. Anche se il tempo stringe. Punto primo. Il presidente Proto sta lavorando con grande senso di responsabilità per portare la nave in porto. E non importa come, perchè è l’obiettivo finale che conta. Il resto sono chiacchiere e promesse da marinaio.

Lui, adesso, ha un chiodo fisso: l’iscrizione del Messina al prossimo campionato. E per farlo, se serve, il patron si muoverà su più fronti. Perchè se in tanti (tranne i tifosi già abbonati) stanno a guardare, giudicare e perchè no… gufare, Proto è sceso in campo a gamba tesa, mettendo alcune cose in chiaro. Lui non è il salvadanaio del Messina e un traguardo concreto, ricordiamolo, l’ha raggiunto con la salvezza sul campo. Ripartendo da questo, Proto si aspettava altro da certi apparati della città. 

Ora il dado è tratto. Chi può dare una mano concreta lo faccia. Altrimenti taccia per sempre. Il Messina, insomma, deve unire. E non dividere. E Proto, in questi mesi di gestione frenetica, ha capito una cosa. Attorno al Messina (ma anche su altre faccende della città) c’è il “gusto” di dividere, esacerbare gli animi al primo intoppo, da parte di chi si sente escluso. A turno, secondo chi era al timone del Messina, frange ben collaudate sono state capaci di isolare i presidenti di turno per antipatia personale, un pizzico d’invidia e una spruzzatina di saccenza, perdendo di vista una cosa sacra: il Messina. Così, dopo l’era dei Franza, chiunque ha preso in mano il Messina ha ripetuto la stessa cosa: la città non risponde. E non parliamo di tifosi. Ora Proto è nella stessa situazione dei suoi predecessori. Stavolta, però, c’è un segnale nuovo. A lui piace unire, non dividere. E chi accetterà questa filosofia di vita potrà camminare ancora con lui. Altrimenti arrivederci e grazie.

PIANETA MESSINA