LA “CURA” LUCARELLI: “MA LA FARMACIA APRE A GENNAIO. POZZEBON? PER ME RESTA” 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 9 Dic, 2016 La cura è stata individuata, ma la farmacia è ancora chiusa. Per dirla alla Lucarelli, bisogna aspettare gennaio per iniettare al Messina le dosi giuste di “medicine” e cambiare registro. Il tecnico peloritano ha le idee chiare. Nel mercato di riparazione porte girevoli tra uscite e new entry. C’è già una lista di nomi pronta, stilata da Lucarelli, nella speranza che diverse operazioni vadano a buon fine. Sfoltire, dunque, abbassando il monte ingaggi e innesti mirati per alzare l’asticella della qualità. E Lucarelli spiega subito qual è il vero problema del Messina che arranca in piena zona play out. “Per qualche calciatore la maglia che indossa è un peso troppo grosso e non riesce ad esprimersi come in un’altra squadra forse riuscirebbe a fare. Abbiamo dei giocatori che se andranno via a gennaio, magari renderanno meglio in squadre che hanno una storia meno ingombrante rispetto a quella del Messina. Credo che in questo momento ci siano pochi giocatori che hanno lo spessore, e questo è un termine che dice tutto, per indossare la nostra maglia. Poi c’è bisogno di una bella rimescolata visto che questo organico è mentalmente logorato da tutte le problematiche che conosciamo. Abbiamo bisogno di gente libera di testa – aggiunge Lucarelli – di spessore, che sappia far fronte alle esigenze e alla pressioni di questa piazza. La cura è stata individuata, ma il problema è che la farmacia è chiusa e aprirà a gennaio”. Capitolo Pozzebon. Qui Lucarelli è molto chiaro: “Io so quello che ho stabilito con il presidente. Io non mi priverò mai di Pozzebon, ieri c’è stato un chiarimento con i tifosi. C’è stata una stretta di mano, i tifosi sono rimasti soddisfatti dalle spiegazioni del calciatore, per me quindi il problema di Pozzebon non si pone. Anzi a noi servono due Pozzebon, quindi come faccio a pensare oggi di privarmi di un giocatore come lui. Ho letto di tanti interessamenti, è normale, fa parte del gioco. Ma io ho parlato con il ragazzo, lui è mortificato perchè in questa fase ha difficoltà a segnare. L’unico suo problema è questo, poi se qualche società ha voglia di avere Demiro sappia che va pagato e noi dovremo essere nelle condizioni di avere dei vantaggi da una sua eventuale cessione. Comunque per me Pozzebon non è in vendita, non si muove da Messina, ma ripeto se qualche società avrà degli argomenti interessanti per farci alzare il tasso qualitativo, allora potremmo anche sederci a tavolino e discuterne. Ma al momento Pozzebon ce lo teniamo stretto”. Sul futuro Lucarelli vede il bicchiere mezzo pieno. “Abbiamo una base solida che va assolutamente migliorata, una programmazione va fatta. Quest’anno dobbiamo portare la barca in salvo, prendere la mira per l’anno prossimo e puntare poi ad obiettivi più ambiziosi. Il nostro presidente non è Abramovic, ma servono le idee per un progetto e programmare in due tre anni dei campionati diversi. Anche senza grandissime disponibilità economiche, sono convinto che questa sia una piazza che può autofinanziarsi, ma bisogna muoversi prima degli altri nella programmazione. Quest’anno dobbiamo metterci l’elmetto in testa, se c’è qualcuno che è sofferente per le problematiche che abbiamo non può fare parte di questo progetto. In questo momento abbiamo bisogno di gente che in campo metta la massima carica agonistica e rabbia per fare risultati”. E sul presidente Stracuzzi, il tecnico peloritano è molto schietto: “Continuo a pensare che il presidente è una persona perbene, che però ha avuto degli slanci di euforia ad inizio stagione. Ma io lo dico sempre a lui che non è ancora un presidente introdotto a livello di competenze per una società calcistica professionistica, è una persona onesta che però deve ancora crescere nel mondo del calcio. E quando ha fatto certe previsioni l’ha fatto più da tifoso che da presidente e conoscitore di questo campionato. Perchè questa è una categoria bastarda dove i soldi non fanno sempre la differenza, ma occorre la programmazione. E quando ho visto quell’intervista del presidente su You Tube ci ho fatto due risate, ma ho sentito delle parole in buona fede di un tifoso, più un augurio che una reale consapevolezza di ciò che si diceva”. A Cosenza Lucarelli ha lasciato un ottimo ricordo da calciatore. “Il Cosenza è una delle mie ex squadre alle quali sono più legato, calcisticamente mi ha dato i natali. Ho fatto 15 gol accanto a un grande maestro come Gigi Marulla. Sarò un po’ emozionato, non so che tipo di accoglienza riceverò, ma dopo il fischio dell’arbitro penserò solo al Messina. E’ una trasferta insidiosa, il Cosenza sta vivendo alti e bassi ma resta temibile. Noi, però, abbiamo assoluto bisogno di punti per tiraci fuori dalle sabbie mobili”. PIANETA MESSINA Share