STAMPELLE E CUORE, MUSERUOLA AL LECCE 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 17 Apr, 2016 Cuore, idee chiare e un pari che vale doppio. Il Messina con le stampelle mette la museruola al Lecce che con il pari di oggi dice forse addio ai sogni di promozione diretta. Il primo squillo è del Messina con un sinistro sanguinoso di Gustavo da distanza siderale. Bleve deve metterci il guantone per spedire in corner. E dalla bandierina Fornito fa spiovere un pallone invitante per la testolina di Tavares che sbaglia di poco la mira. Il Lecce si fa vedere al 18′ con una giocata in area di Moscardelli che s’infuria con l’arbitro che gli fischia un fallo. Il tecnico Di Napoli, indispettito dalla reazione scomposta del bomber salentino, si becca qualche gestaccio di Salvi, tra i più nervosi del Lecce che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Il Messina c’è, nonostante le numerose defezioni, riuscendo a tenere a bada i pugliesi pericolosi comunque con Moscardelli. Bravo Addario a disinnescare la bordata ravvicinata dopo l’iniziale incertezza nell’uscita sul lancio lungo per il barbuto attaccante. La replica del Messina arriva al minuto 29, con Salvemini che imbeccato in area su spizzata di testa di Tavares calcia in scivolata. La sfera finisce a lato di un niente. E’ l’ultima azione insidiosa dei peloritani nella prima frazione, perchè è il Lecce a prendere campo nel quarto d’ora successivo. E i pugliesi sfiorano il vantaggio due volte. Prima con un una stoccata al volo di Papini, poi con il gambiano Sowe che a tu per tu con Addario si fa masticare il tiro da Mileto che evita un gol già fatto. Nella ripresa il Messina riesce a tenere botta, anzi al 57′ prova anche a pungere con Tavares anticipato d’un soffio dal portiere Bleve su traversone con il compasso di Zanini. Due minuti dopo ecco il Lecce con Lepore in area, ma è bravo De Vito a rintuzzare il destro velenoso. Il break del Messina passa tra i piedi di Gustavo che spara alto da buona posizione, poi è il momento dell’ex Caturano, che al 61′ subentra a Sowe. E l’attaccante pugliese, appena un minuto dopo, veste i panni dell’attore, cascando in area senza che De Vito lo tocchi. L’arbitro abbocca e assegna il calcio di rigore. Vivaci e ovviamente inutili le proteste. Dagli undici metri Lepore insacca sotto una selva di fischi dei tremila tifosi accorsi al “Franco Scoglio”. Ma il vantaggio estorto con l’inganno dura poco. Al 71′ arriva il meritato pari del Messina. A mettere la firma è sempre lui, Diogo Tavares, che trasforma in oro il traversone di Fornito. Controllo perfetto e tocco felpato di sinistro che trafigge Bleve. Ottavo sigillo stagionale del bomber peloritano che la società ha intenzione di blindare. Il Lecce accusa il colpo, tenta di riacciuffare il vantaggio ma la reazione salentina è nervosa, a tratti isterica. Il finale del match è palpitante. Addario si salva in corner su Lepore, poi Caturano spreca di testa. Ma il pallone più ghiotto se lo ritrova tra i piedi Cocuzza (subentrato a Russo) che al 90′ sfiora il gol vittoria. E sui titoli di coda è ancora Addario che disinnesca una botta dal limite di Carrozza. Il pari alla fine è giusto, ma al Lecce serve poco. Applausi invece per un Messina rabberciato che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. PIANETA MESSINA Share