Bertotto: “Voglio un Messina che imponga il gioco” 3 by Pianeta Messina in Cat.5 — 28 Giu, 2016 Elegante, sorridente, educato. E si scusa subito con tutti per il ritardo non dipeso da lui. Colpa del viaggio in aereo un po’ complicato. Atterraggio in ritardo all’aeroporto di Catania e arrivo a Messina dopo le 12,30. E davanti al Palacultura di Messina Valerio Bertotto viene preso d’assalto da giornalisti, fotografi e cameraman per le prime dichiarazioni a caldo del nuovo allenatore del Messina. Poi la conferenza stampa e i primi applausi. “Ho tanta voglia d’iniziare questa mia avventura con il Messina – dice subito Bertotto – dopo una parentesi bella con la Nazionale di Lega Pro, dovevo allenare una squadra di club. L’anno scorso la Pistoiese mi ha contattato a quattro giornate dalle fine, non ci ho pensato un attimo, le difficoltà non mi spaventano, ho delle certezze a livello morale. Con la Pistoiese tre vittorie su quattro, una squadra che ha accettato benissimo il mio arrivo, ci vuole la chimica all’interno del gruppo. Poi c’è stato il corteggiamento del Messina, il mio desiderio era di diventare l’allenatore in una piazza così importante e il sogno si è realizzato. Oggi vedo tanti giornalisti, tanti addetti ai lavori e questo mi fa piacere. C’è da lavorare e creare un momento di positività che Messina chiede. Siamo qui per questo. Vogliamo porre le basi per creare qualcosa d’importante. Come? Con il lavoro, ma con il profilo molto basso. Dichiarazioni roboanti non ne sentirete mai da parte mia, però vedrete che il sottoscritto e il suo staff avrà questo modus operandi che alla fine darà ottimi risultati”. Ma come sarà il Messina targato Bertotto? Il nuovo tecnico, senza giri di parole, lo spiega subito: “Il mio è un calcio decisamente propositivo, una squadra che imponga il gioco, che non si faccia schiacciare. Difesa alta e personalità. Questo è quello che vorrò dai miei calciatori”. Poi racconta come ha vissuto il periodo del corteggiamento: “Il fatto di essere accostato ad altri nomi fa parte del gioco, ma alla fine sapevo che questa società si sarebbe follemente innamorata di me, così come io mi ero innamorato del Messina, quindi sapevo che non ci sarebbero stati problemi. Sono venuto qui perchè c’è gente seria, che ha tanto entusiasmo in quello che fa. L’empatia c’è stata subito con il presidente Stracuzzi e con l’intera società. Quando sono venuto a Messina ho percepito positività leggendo negli occhi le persone che ho conosciuto. Chiaramente la squadra è da fare, ci sono delle indicazioni che ho dato al direttore sportivo, ci sono idee che condividiamo. E il ds Tosto spiega: “Noi la squadra la vorremmo rivoluzionare, sappiamo che non è facile, perchè c’è un budget da rispettare, ma sceglieremo tutti calciatori funzionali alle idee del mister. Valuteremo attentamente ogni profilo, ma diciamo da adesso che ogni calciatore non dovrà ragionare con la propria testa ma con la nostra. Il nuovo Messina avrà una testa completamente diversa. Chi ci dimostrerà di poter far parte del nostro progetto sarà riconfermato. Altrimenti di giocatori in giro ce ne sono tanti. Cercherò di accontentare il più possibile Bertotto. Chi ha dei dubbi non deve venire a Messina. Fuori dal campo il mister sarà messo nella condizioni di poter lavorare al meglio, in campo Bertotto è un valore aggiunto. Ha delle idee con le quali potrà farci divertire. Io e il mister abbiamo unità d’intenti, vogliamo stringere i tempi grazie ai nostri buoni rapporti con diverse società. Noi i giocatori bravi li vorremmo tenere tutti, quelli consoni alla nostra idea di calcio. Devono essere integri a livello umano. Per quanto riguarda Gustavo e Tavares il mister li vorrebbe, ma non dipende solo da noi. Però un po’ di riconoscenza al Messina io la darei. A Gustavo abbiamo trasmessso la nostra carica, ma ha un ingaggio da serie B, vedremo come fare. Per Tavares è un po’ più complicato perchè il giocatore non sembra convinto di voler restare a Messina”. PIANETA MESSINA Share